…sul finire della sera tornavamo stanchi verso le macchine. Era stata una giornata di furiose esplorazioni con tanti gruppi di indemoniati speleo sparsi in tutto il Monte Albo a setacciare centimetro per centimetro il terreno, alla ricerca delle fantomatiche grotte di Padre Furreddu. Diario del 4 Aprile 1999 (sera)
da Sardegna Speleologica n°15 – Giugno 1999
La ricerca del giorno era stata fruttosa: 2 grotte nuove rilevate la mattina grazie ad un “esperto” esploratore di nome Isacco, mentre la sera un bel pozzo da 25 metri faceva capolino nei nostri quaderni da rilievo, assieme ad altri probabili ingressi da sbancare.
Immaginavamo quindi (sul sentiero) il fuoco, il cibo (io immaginavo invece il ritorno a Cagliari con la mia 126 per esigenze del Soccorso) ma non avevamo fatto i conti con Jo che all’ultimo minuto riusciva a trovare (forse a fiuto) un ingresso di grotta perso nella boscaglia fitta sotto la Punta Calancone.
Ci comunicava subito la scoperta con i suoi potenti mezzi di comunicazione informandoci della sua posizione e della strada per arrivarci.
Noi (io, Ruth, Luigi, Roberta, Isacco, Nicola e Sergay) che eravamo inpegnati nei dintorni di un vecchio ovile ad interessanti esplorazioni (abbiamo fatto tante scoperte tipo: marche di cioccolati, panini, caramelle, ciambelline, ecc. ecc.) rispondevamo a malincuore alla chiamata, ma in un battibaleno eravamo lì ad esplorare questa nuova diaclasi e farne un rilievo con i potenti mezzi che la FSS aveva messo a disposizione per questo campo Pasquale (GPS, matite spaziali e bussole a flusso canalizzatore).
Entravamo subito in grotta decisi a scoprirne i segreti, ma dopo alcuni pozzetti raggiungevamo la fine posta a 11 metri di distanza dall’ ingresso.
Nonostante alcune concrezioni belline nella stanzetta finale uscivamo sconsolati… ma ecco che vicino all’uscita una visione nuova e più accurata ci portava alla scoperta di un nuovo ramo fossile di una ventina di metri che dopo alcuni pozzetti portava ad una stanza con un altro stretto pozzetto dove sembra che la grotta finisca.
Finito il rilievo Jo con la sua flemma ci informa che forse sarebbe meglio cercare legna, tanta legna per il fuoco della notte e finiamo così la giornata facendo ritorno alle nostre macchine che aspettavano sole oramai da una decina di ore. Poverine!!!
Gianluca Melis (U.S.C.)