Maria franca ‘e erru, detta anche Maria Abbranca, era una specie di demone femminile, custode dei pozzi, chiamato anche “mamma ‘e funtana” o “mamma ‘e su puthu” (madre della fonte o madre del pozzo), divenuta col tempo spauracchio dei bambini.
Maria Abbranca custodisce le sorgenti di Su Gologone e tira giù, nel fondo delle limpide acque, i bimbi capricciosi.
Le acque di questi pozzi e di queste sorgenti, usate a scopo terapeutico, si credeva avessero la prerogativa di guarire gli occhi. Non a caso presso tali fonti si trova quasi sempre affiancata, se non addirittura sovrapposta, una chiesa cristiana, dedicata quasi sempre a santa lucia, la santa protettrice della vista, che viene raffigurata con gli occhi su un piatto o sul palmo della mano. Anche presso la sorgente di Su Gologone esistono i ruderi della chiesa di santa lucia.
Non è da meravigliarsi quindi se anche Maria Mangrofa, questa donna bellissima che col tempo la fantasia popolare trasforma in una strega, divoratrice di bambini, fosse la sacerdotessa di una religione ctonia del culto delle acque. Secondo una versione infatti Maria Mangrofa abitava in un pozzo munito di tunnel. Col tempo si trasformò in un demone femminile con un lungo braccio simile ad un uncino di ferro , col quale tirava i bambini nel fondo.